Susy Bellucci in Gallo Cristallo Celebration (1999 – 2019)
A 20 anni da “Le figurine di Gallo Cristallo”, un CD di celebrazione di un lungo percorso musicale, interamente progettato da Susy e da Giulio. La recente scomparsa di Susy non ha impedito che l’album si realizzasse, grazie all’appassionato impegno organizzativo messo in campo da Giulio, grazie ai brani ancora inediti presenti negli archivi, composti e realizzati da Susy stessa e da Giulio, e grazie alla spontanea ed entusiastica partecipazione dei grandi musicisti “storici” (Stefano Bollani, Flavio Cucchi, Giovanni Unterberger, Arturo Stalteri, Pino Clementi, Lello Pareti, Lorenzo Lapiccirella, Luciano Torani,…), ai quali si sono aggiunte presenze importanti, quali Petru Ladislau Horvath, Arianna Bucossi, Frida Bollani, Roberto Romano, Francesco Pinzani, le voci bianche dirette da Lucia De Caro e tantissimi altri piccoli coristi, tutti intorno ai brani e alla voce di Susy: il grande manifesto che accompagna l’uscita dell’album è la testimonianza più immediata e corale di queste partecipazioni in memoria di Susy Bellucci e della sua storia musicale.
ILLUSTRAZIONE CELEBRATION
I brani
La filastrocca dei 100 animali. E’ un divertimento zoologico, con un lunghissimo testo scritto dal grande Sergio Tofano (l’indimenticabile Signor Bonaventura) e musicato e arrangiato, da Giulio Clementi per i concerti con l’orchestra nei Teatri toscani nel 2016, eseguito dalle voci bianche di 100 piccoli coristi. Qui è nella versione originale, affidato alle vocalità di un quartetto adulto (Susy Bellucci, Arianna Bucossi, Francesco Pinzani e Roberto Romano), di un ensemble di voci bianche e dell’orchestra da camera, che suggella il sapore volutamente rossiniano del brano.
La Fiaba di Gallo Cristallo, nella versione codificata da Italo Calvino nelle Fiabe italiane, è stata interpretata, in CD e in tantissimi concerti live, da Susy Bellucci, autrice del famoso tormentone che dà vita alle varie strofe cantate. Le formazioni strumentali che hanno sempre accompagnato le performance di Susy sono state varie, dal solo pianoforte al sestetto ritmico, con ospiti eccellenti e sempre variabili (Stefano Bollani, Valerio Perla, Paolo Casu, Luca di Volo, Pino Clementi, Alberto Bocini, Max Calderai, Claudia Bombardella, Massimiliano Aiazzi, Alessandro Di Puccio, Raffaello Pareti, Giulio Clementi,…). Questa nuova versione della Fiaba si avvale dell’orchestra sinfonica, che accompagna la musica di scena della lunga performance, interpretata da Arianna Bucossi, vocalista multiforme e con una grande esperienza nel dare voce a personaggi del mondo dell’animazione e della fantasia.
L’anguilla, uno dei nove brani per voce, cori e orchestra, tratti dai brevissimi testi di Toti Scialoja e già presenti, in versione succinta e senza l’orchestra, nell’album Il pulcino Duduggi, del 2006. Il “circo zoologico” creato dal grande pittore-poeta diventa un’operina dissacrante e divertente di nove momenti dedicati ognuno ad un diverso animale: L’anguilla, Il merlo, Il cane, Il gufo, L’ippopotamo, La zanzara, Il pipistrello, Il puma, L’oca. Arturo Stalteri è l’ospite d’eccezione nel brano “Il merlo”, con il suo pianismo delicato e raffinato, in un’atmosfera decisamente impressionistica.
Variazioni per violino e voci bianche sul tema di Gallo Cristallo. Scritte da Giulio Clementi, le Variazioni sul tema creato da Susy Bellucci affidano al gioioso virtuosismo di Petru Ladislau Horvath un incalzante divertimento musicale, in duetto con le piccole coriste dell’Accademia Musicale Fiorentina, dirette da Lucia De Caro, come un gioco tra il nonno e le sue nipotine.
Variazioni per sax, pianoforte e batteria sul tema di Gallo Cristallo. Pino Clementi registra in studio le sue funamboliche variazioni, come un clown alle prese con tre diversi strumenti musicali da suonare simultaneamente: registrazione assolutamente in diretta, come negli innumerevoli concerti live con Susy Bellucci, durante i quali questo momento di grande maestria polistrumentale incantava grandi e piccoli.
Le lanternine. Un dolcissimo brano vintage, ma inedito e sconosciuto, scritto e cantato da Susy Bellucci, dedicato alla Festa della Rificolona in Firenze, ma con sapori di tenera spiritualità. Le chitarre, in fingerpicking style, sono di Carmen Martinez.
Sale, duetto amoroso. E’ la prima volta che appare questo “brano a due voci”, come un gioco che tanti anni fa (1992) Susy e Giulio interpretarono insieme, nello studiolo analogico di Settignano, partendo da un testo straordinario di Caterina Ferreri: una vera “lezione di canto” che Susy offrì al desiderio di cantare di Giulio. Il materiale originale, fortunatamente separato nelle tracce di registrazione, è stato oggi completato, arrangiato e affidato al pianoforte (acustico ed elettrico) di Stefano Bollani, al sax di Pino Clementi, al basso fretless di Lorenzo Lapiccirella, alla batteria di Piero Borri: una reunion di grandissimi musicisti intorno ad un momento di “intimità musicale” tra due innamorati.
La Befana, la famosissima tiritera, con i versi scelti da Susy tra le tantissime varianti che la tradizione propone, diventa un tormentone ossessivo, incalzante nell’interpretazione “enfatizzata” e nell’accompagnamento dissacrante di una banda scalcinata e fracassona che più non si può: è la formazione toscana dei Fiati Sprecati, in tutta la loro voglia di divertire.
L’uomo che aveva perso il sonno, è un particolarissimo brano presente nel CD Dormido, scritto da Susy, recitato su una performance strumentale che Luca Di Volo ha eseguito improvvisando al clarinetto. In questa nuova versione è Riccardo Pangallo a dare voce al testo, duettando con gli svolazzi di una fisarmonica “contemporanea” suonata da Giulio Clementi.
Memories è la delicata melodia di Charles Ives, il grande compositore americano tra l’’800 e il ‘900. Interpretata da Susy ne Le figurine di Gallo Cristallo, viene ripresa dalla voce tenera e vibrante di Maria Sole Ferrari, come una passeggiata di una giovanissima nipotina negli anni passati, tra le strade, i suoni, le atmosfere nostalgiche di un mondo che non c’è più.
Christmas Again è il canto di Natale scritto a quattro mani da Susy e Giulio già nel 1992, ma mai inciso e diffuso. Frida Bollani, giovanissimo e incredibile talento musicale, non meno dei suoi straordinari genitori, offre una prova di indiscutibile bravura vocale e interpretativa, regalandoci un gospel ispirato e solenne, destinato a diventare un nuovo standard tra i “Christmas Carols” internazionali.